Dire “no alla violenza” non basta. Ecco 10 motivi per cui uccidere una donna è inaudito.

“No al femminicidio”, “Basta con la violenza sulle donne”. E sotto la scritta campeggiano visi di donna tumefatti, lacrimosi, disperati. Sono gli slogan per combattere la strage che fino ad oggi, 29 maggio, ha fatto cadaveri 158 donne, madri, mogli, sorelle, amiche. Con una media di una vittima ogni tre giorni. Sono slogan diretti, brevi, toccanti, come impongono le leggi…

L’incapacità di sentirsi dire “no”. E se la colpa fosse anche vostra, mamme?

“…Sará un bel maschio, vivaddio. […] Un bel maschietto, facile, diretto, che reclama a voce alta. Potrai legartelo a doppio nodo, lo sommergerai di baci e di morsetti, e giù smaneggiate al pipino. In cambio ne avrai tutte le carezze che suo padre non ti dá piú. Ti piaceranno quelle piccole carezze sul viso gonfio, e sarai davvero commossa. Ma poi, con i primi pantaloni, troppo corti per le sue gambe improvvisamente troppo lunghe, comincerai a temere che lui, da un giorno all’altro, con identica rapidità, ti scopra per quella che…

Se lei perdona chi l’ha quasi uccisa. Si fa presto a dire “cretina”…!

L’ha presa a calci. Come non si fa manco con le bestie. Uno, due, dieci colpi sferrati tutti su quella pancia che soltanto un anno fa era un pancione con dentro la loro bambina. Poi l’ha abbondonata, senza manco sentirla guaire. Come non fanno manco le bestie. Lei è stata operata, i medici l’hanno ripresa per i capelli, salvata in extremis, ma le hanno dovuto strappar via la milza. A vent’anni. Un pezzo di fianco, però, non è il cuore. E lei, il suo, di cuore, ce l’ha ancora piantato nel petto,…