LEZIONI DI GRAMMATICA (spicciola)

No, non sono un’insegnante di italiano, nè un’esperta in filologia. Ma amo la lingua italiana. Da morire. E la rispetto, soprattutto. A dispetto di quanti, invece, ogni giorno, la bistrattano, ciancicano, sbrandellano. Trasformandola spesso in un’altra cosa, un mugugno, un lamento…una poltiglia di frasi sconnesse e insensate. Piene zeppe di erroracci da penna blu. E non è soltanto questione di ignoranza o cultura. Magari fosse così. Anzi, spesso mi capita di imbattermi proprio in avvocati, medici e altri personaggi del genere che commettono errori di ortografia che neanche un bimbo di terza elementare farebbe mai. Roba da farmi sanguinare orecchie ed occhi insieme, manco fossi la Madonnina di Civitavecchia!!!

Che a qualcuno di voi sia morta la maestra delle elementari è cosa certa. Ma non preoccupatevi, ora c’è Lucrezia che – per quanto cattiva e stronzetta – si prenderà cura dei vostri congiuntivi, apostrofi e accenti. Perchè poi sono quelli gli errori più commessi. Che acqua vada scritto con il cq è cosa nota, ma che qual è non voglia l’apostrofo è roba per pochi. Pochissimi. Ed è invece proprio da questo tipo di regoline che si capisce se voi l’italiano lo conoscete oppure no…

Tempo fa avevo provato a fare la stessa cosa anche su Facebook, e la faccenda aveva raccolto un discreto successo, lo ammetto. Un successo – e un’utilità più personale che sociale – che mi ha convinta a trascrivere anche qui, nel mio blog, qualche piccola lezioncina di grammatica. Nulla di complicato, percaritàdiddio, solo una sorta di Bignami per scrivere in maniera esatta almeno i vostri status su Facebook!!! E far smettere così di colar sangue i miei occhi!

Seguitemi e vi trasformerò da improbabili Lapo Elkann de’ noantri, in nasuti Dante Alighieri!!! (provare per credere!)

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